Dalla Rateizzazione delle fatture concessa anche alle imprese fino a 24 mesi, all’introduzione del Garante dei Prezzi. Il Governo Draghi presenta le novità introdotte con il Decreto Energia 2022 con le seguenti parole “Interveniamo per aiutare cittadini e imprese a sostenere i rincari dell’energia, con particolare attenzione alle famiglie più bisognose e alle filiere produttive più esposte”.
Le misure anti-rincari annunciate lo scorso 19 Marzo per fronteggiare la crisi ucraina, hanno infatti l’obiettivo di sostenere le difficoltà economiche di famiglie e aziende, alle prese con caro bollette e prezzi della benzina alle stelle.
Vediamo insieme le disposizioni approvate per contrastare i temi più delicati del momento:
Gestione degli aumenti del carburante
fino al 30 aprile 2022 verrà applicata una riduzione delle accise pari a 0,25 centesimi di euro su benzina e gasolio a litro per i successivi 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto
Sostegno alle Imprese, Rateizzazione Bollette sino a 24 mesi
in aiuto a quelle aziende con sede in Italia, il Governo ha esteso la possibilità di richiedere la dilazione delle fatture per un massimo di due anni dei consumi energetici di competenza maggio e giugno 2022
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Aiuto alle famiglie, estensione del Bonus Sociale
sul fronte delle bollette domestiche luce e gas, sale invece il limite ISEE per l’accesso al bonus bollette, che passa da 8.000 a 12.000 euro, innalzando così il totale delle famiglie beneficiarie a 5,2 milioni (rispetto ai 1,2 milioni raggiunto con la precedente soglia)
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Potenziata la vigilanza sui prezzi dell’energia e del carburante
In attesa di una risposta europea in merito alla proposta italiana di uniformare il prezzo dell’elettricità, il Governo Draghi introduce la figura di un Garante per potenziare la sorveglianza dei costi e poter meglio contrastare le speculazioni sui consumi di gas e benzina. Nasce così “Mister Prezzi”, che introduce sanzioni da 500 a 5mila euro per le imprese che violeranno gli attuali limiti con variazioni inspiegabili dei prezzi qualora non risultassero in linea con l’andamento del mercato energetico.