Le diverse voci in bolletta sono, da sempre, sinonimo di confusione, in particolar modo se subentrano voci inaspettate. Questo può accadere alla ricezione della prima bolletta con il nuovo fornitore.
Hai notato la presenza della voce corrispettivo CMOR o riscontri un costo di onere di sistema un po’ elevato? Vediamo insieme a cosa possono corrispondere queste voci in fattura.
Cos’è il Corrispettivo CMOR?
Il Corrispettivo di MORosità Luce e Gas (tecnicamente rinominato CMOR) rappresenta quell’indennizzo garantito al fornitore uscente a seguito di un’operazione di cambio gestore energetico (c.d. switching) con fatture pregresse non saldate, appunto, al vecchio fornitore. Si tratta di irregolarità dei pagamenti di competenza degli ultimi tre mesi, anche se di piccoli importi.
Il CMOR è quindi un onere che nasce con lo scopo di prevenire il fenomeno del turismo energetico (ossia il ripetuto cambio fornitore dei clienti morosi), che danneggia il precedente gestore, ormai impossibilitato ad agire contrattualmente nei confronti del cliente (interrompendo ad esempio il servizio) passato ormai ad altra compagnia. La controparte commerciale uscente potrà così recuperare i crediti non riscossi attraverso il nuovo fornitore, quest’ultimo obbligato a riscattare l’insoluto per suo conto.
Quando il CMOR deve essere pagato?
In presenza di stato di morosità antecedente al cambio d’utenza, l’ARERA ha scelto di tutelare i Vecchi Fornitori inserendo la somma di denaro dovuto dal cliente sotto la voce Addebito del Corrispettivo CMOR nella prima bolletta del Nuovo Fornitore; disciplina introdotta e gestita con Delibera 03 agosto 2017 – 593/2017/R/com alle seguenti condizioni:
- la richiesta del fornitore può essere emessa in un periodo di tempo compreso tra i 6 e i 12 mesi dalla data di switching della fornitura;
- nel settore elettrico l’applicazione della morosità è relativa ai clienti alimentati in bassa tensione;
- nel settore del gas naturale l’applicazione riguarda i clienti domestici/condomini con uso domestico non superiore a 200.000 Smc/anno/Usi diversi con consumo non superiore a 50.000 Smc/anno;
- l’importo dell’insoluto e quindi il valore dell’addebito del corrispettivo CMOR dovrà essere pari o superiore a 10€;
- il cliente ha ricevuto la dichiarazione di morosità;
- eventuali malfunzionamenti del contatore non devono essere conteggiati nel calcolo del CMOR.
Come viene calcolato il Cmor e dove trovarlo in bolletta
Basato sulla stima del credito maturato nell’ultimo bimestre del cliente finale prima del cambio, è possibile conoscere il costo del Corrispettivo rivolgendosi allo Sportello del Consumatore attraverso il Numero Verde 800.166.564 attivo dal lunedì al venerdì 8:00 – 18:00 (esclusi i festivi), canale di competenza dell’ARERA che fornisce assistenza ai clienti luce e gas.
Come già indicato, la voce è inserita nella prima bolletta del nuovo fornitore nella sezione “altre voci comprese nella bolletta elettrica” o “altri oneri”.
Si può contestare? Se sì come?
Certo, poiché può accadere di ricevere la comunicazione dell’addebito anche in presenza di pagamenti in regola. In questo caso, alla ricezione della comunicazione del corrispettivo CMOR da pagare, è possibile presentare un reclamo formale al precedente operatore mezzo Pec/raccomandata/fax, tenuto a fornire riscontro entro 40 giorni. In assenza di risposta, ci si potrà rivolgere sempre allo Sportello per i consumatori.
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