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Inquinamento Atmosferico Cause e Conseguenze

Alla metà del XVIII secolo, la rivoluzione industriale ha rappresentato un cambiamento epocale per l’uomo, ma il processo legato all’utilizzo di combustibili fossili, ha cambiato per sempre il volto del pianeta Terra, innescando così il fenomeno dei cambiamenti climatici.
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Fin dai tempi dell’Homo Sapiens (300 mila anni fa), l’uomo ha dato un impatto forte sulla Terra, ma i problemi della biosfera, sono sorti solo con l’avvento della Rivoluzione Industriale. Qui ti spieghiamo come è stato possibile ciò e come possiamo provare a risollevarci.

Negli oltre 4 miliardi di anni di vita, il nostro pianeta ha affrontato una serie di cambi climatici, alternando i periodi freddi, ossia le famose ere glaciali, a periodi caldi.

Questi cambiamenti richiedono tempi molto lunghi e non vanno confusi con i cambi climatici determinate dalle attività dell’uomo, i quali hanno un anomalo innalzamento delle temperature medie, causato da un’alterazione chimica dell’atmosfera, legata a sua volta dall’immissione di agenti inquinanti.

inquinamento-atmosferico-energia-rinnovabileL’inizio della Rivoluzione Industriale, avvenuta a metà del 1700 in Gran Bretagna, è strettamente correlato all’utilizzo dei combustibili fossili per ottenere energia, sostituendo di fatto il vento, l’acqua e il legno per i processi produttivi industriali.

Gas, petrolio e carbone hanno permesso la costruzione di macchine per automatizzare il lavoro manuale (di fatto, sostituendoli) e se da un lato si è coperta efficientemente la diffusione di scorte alimentari, assistenza sanitaria, trasporti e tanti altri campi, aumentando quindi la qualità di vita, dall’altro si aumentato esponenzialmente l’enorme quantitativo di prodotti inquinanti per sostenere il funzionamento di tale meccanismo, avviando lo stravolgimento climatico che stiamo vivendo oggi.

Non contando anche, il disboscamento, la desertificazione e la nascita di zone morte negli oceani, tutte connesse all’uomo.

Crescita Popolazione Mondiale

Ad inizio Rivoluzione Industriale, la popolazione mondiale era composta da 700 milioni di persone, circa.

Nel 1900 diventammo 1 miliardo.

Da lì in avanti, a fine 900 siamo arrivati a 6 miliardi, fino ad arrivare ad oggi, dove contiamo 7.3 miliardi di persone presenti sulla Terra. La proiezione è di 11 miliardi circa per il 2100.

Perché questi numeri? Perché una crescita così esponenziale, richiede molte quantità di risorse (energia e acqua su tutti), per essere mantenuta e di conseguenza ci sarebbe un aumento sulla produzione di scarti e prodotti inquinanti.

Diamo un po’ di numeri per avere un’idea a riguardo.

  • Nel 1960 nel mondo si consumavano 70 milioni di tonnellate di carne.
  • Per il 2050, si prevede una richiesta di oltre 500 milioni di tonnellate.
  • Per produrre un solo kg di carne, servono: 13 KG di mangime, 15 mila litri d’acqua e quasi 10 kg di petrolio.
  • Oggi, 150 milioni di km quadrati si suolo, vengono utilizzati per produrre coltivazioni alimentari e si stima un raddoppio del suolo nei prossimi 30 anni.

Il solo numero di individui presenti sul pianeta, rappresenta una delle più grandi sfide che dovranno essere trattate in futuro e solo puntando alle fonti di energia rinnovabili e sostenibili, sarà possibile soddisfare l’aumento di questo fabbisogno.

Riscaldamento Globale ed Effetto Serra

Alla base dei cambiamenti climatici degli ultimi 2 secoli, ci sono i combustibili fossili.

Trasporti, allevamenti, riscaldamenti, industrie e aziende agricole, in 200 anni hanno rigettato nell’ambiente 550 miliardi di tonnellate di anidride carbonica: metà si è accumulata nell’atmosfera e metà si è distribuita tra oceani ed ecosistemi terrestri.

Tutto ciò, è il principale fattore del famoso “effetto serra”. Anidride Carbonica e gas serra presenti in natura, alterano così il normale equilibrio energetico del pianeta, con conseguente aumento delle temperature medie, in quanto intrappola la “fuga” di radiazione elettromagnetica.

Conseguenze Effetto Serra 

Nelle acque degli oceani, l’accumulo di CO2 (anidride carbonica), determina il processo di acidificazione, mettendo a rischio la vita del plancton e altre specie, sciogliendone i gusci calcarei.

L’aumento delle temperature, agevola lo scioglimento dei ghiacci e quindi, contribuisce all’innalzamento del livello del mare. Inoltre stimola la produzione di eventi meteorologici estremi, creando siccità, inondazioni, carestie e diffusione di particelle che portano malattie e altre tragiche conseguenze per la nostra specie e il nostro pianeta.

La soluzione si chiama Energia Rinnovabile

Il futuro, ci vede per forza di cose, costretti ad abbandonare l’utilizzo di combustibili fossili (oramai in esaurimento) e abbracciare completamente le fonti di energia rinnovabile: il fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e l’alimentazione di fonte di calore alternative e l’utilizzo di macchine elettriche (visto anche l’ecobonus a 110 messi a disposizione dal governo), sono solo alcuni dei primi passi che possiamo fare per portarci ad un definitivo efficientamento energetico. È l’unica soluzione se vogliamo far continuare a sopravvivere noi e il nostro pianeta.

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